cavalli trottando

IL TROTTO SOLLEVATO – CON QUALE DIAGONALE TROTTARE?

di Francesco Rizzello Resp. formazione per AFEI

L'eterno dibattito "con quale diagonale trottare?" mantiene una sconcertante attualità. Sui social recentemente sono apparse opinioni discordanti e che fondano la loro giustificazione su motivi tutt'altro che logici e privi di qualsiasi giustificazione equestre. Per lo più si rimanda a quanto insegnato dalle scuole. La risposta ci viene dallo studio della biomeccanica e dall'influenza del peso del cavaliere sull'equilibrio del cavallo. Proviamo a fare un po di chiarezza.

Il trotto è un andatura a due tempi per bipedi diagonali. I bipedi del cavallo sono le copie degli arti e si suddividono in:
bipedi laterali (sx e dx)
bipedi diagonali (sx e dx)
bipedi anteriore
bipedi posteriore

Il cavaliere che trotta sollevato si accorderà con un bipede diagonale (dx o sx) alzandosi e sedendosi con il medesimo tempo. Quando il bipede diagonale con cui trotta si appoggia al suolo il cavaliere prenderà il fondo della sella e si alzerà quando questo andrà in protrazione. Poniamo il caso che il cavaliere trotti con il diagonale destro e cerchiamo di capire cosa avviene da un punto di vista biomeccanico nel cavallo e proviamo a capire come decidere con quale diagonale trottare. Nel trotto battuto o sollevato il movimento dei bipedi diagonali risulta differente. Il bipede con cui si trotta, infatti, copre maggiore terreno rispetto al controlaterale.

Fatta questa premessa, peraltro confermta e più volte ripetuta anche in varie opere dei maestri classici, analizziamo cosa avviene nel treno anteriore e nel treno posteriore. L'arto anteriore destro (diagonale destro uguale a anteriore destro e posteriore sinistro) coprirà più terreno rispetto all'arto anteriore sinistro. Non sarà una differenza esagerata, sopratutto nelle andature più lente, per questo motivo per molti sarà difficile averne prova visiva. Provate ad allenare l'occhio. Nell'esecuzione del circolo l'anteriore esterno dovrà coprire maggiore terreno rispetto a quello interno (percorre un circolo più ampio rispetto a quello interno), questo fatto ci consiglia di preferire il diagonale destro nel lavoro a mano sinistra. L'anteriore destro coprendo maggiore terreno agevolerà i circoli e le volte a sinistra.

Per quanto riguarda il treno posteriore la situazione sarà la seguente. Il posteriore sinistro, interno, coprirà maggiore terreno rispetto a quello destro e tenderà a spingere il bacino del cavallo verso l'esterno. Anche in questo caso si parla di spostamenti limitati. Ora, poste queste considerazioni facilmente dimostrabili nella pratica quotidiana, proviamo ad esaminare quale sia il diagonale migliore con cui trottare. Si badi bene il diagonale “migliore” e non quello giusto perchè a seconda dello scopo addestrativo dovremmo scegliere l'uno o l'altro. L'obiettivo dell'addestramento del cavallo è eliminare la monolateralità e raggiungere la riunione. Questo si ottiene con un lavoro lungo e costante fatto di decontrazione che inizia con il lavoro sui circoli. Questi, infatti, “obbligano” il cavallo ad assumere una determinata posizione e ad impegnare maggiormente il posteriore interno sotto la massa affinchè possa sviluppare l'elasticità e la forza necessari a portare il proprio peso e quello del cavaliere. Lavorando alle due mani i due posteriori interni saranno così rinforzati adeguatamente. Ecco allora che il giovane cavallo sarà agevolato nel portare il posteriore interno sotto la massa se e quando il cavaliere trotterà con il diagonale esterno.

Di logica il lavoro produrrà il benefico effetto solo se il cavaliere utilizzerà le redini in maniera adeguata, senza tirare la redine interna (nel qual caso rischierà solo un traversamento e un limitato ingaggio del posteriore corrispondente), con la redine esterna in contatto e con il controllo del posteriore con la gamba esterna leggermente arretrata. Il contrario avviene, ad esempio, quando dobbiamo impostare lavori che prevedono che il cavallo porti le anche internamente. Esempio i circoli groppa in dentro. In questo caso il trotto che agevolerà il cavallo sarà certamente quello sul diagonale interno. Il diagonale interno coprirà maggior terreno e le spalle del cavallo saranno, per questo motivo, obbligate ad alzarsi maggiormente mentre il posteriore sarà indirizzato naturalmente verso l'interno. Anche le prime appoggiate troveranno nel trotto accordato al diagonale interno un aiuto importante. Nella scelta della diagonale con cui trottare dovremmo anche tenere conto della monolateralità del cavallo. Così per un cavallo naturalmente flesso a sinistra il trotto con il diagonale destro a mano destra rsarà un'ottima ginnastica (posteriore verso l'interno a contrastare il piego a sinistra). La scelta del diagonale può tornare utile anche nel caso di cavalli che non riescono a prendere il galoppo corretto (anche se la causa il più delle volte è l'errato assetto del cavaliere). Per esempio cavallo che ha difficoltà a galoppare a destra. Trottare a mano destra con il diagonale “corretto” (esterno) e prima di prendere il galoppo cambiarlo per tre o quattro falcate. La variazione di direzione delle anche garantirà la partenza sul piede corretto.

Buon lavoro a tutti

Ritorna